Si svolge dal 30 agosto al 2 settembre il III Campus Nazionale “ComuniDare, sovvenire per servire”, destinato ai seminaristi del V e VI anno e organizzato dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica. Tra i vari argomenti affrontati particolare attenzione viene rivolta all’aspetto valoriale  e pastorale, specie nell’esperienza della vita ecclesiale locale.

La famiglia, grembo della vita e prima scuola di umanità e di fede, dove l'educazione genera l'uomo spirituale e morale. La società, chiamata a diventare un soggetto affidabile e vero, un ambiente di vita, un orizzonte di modelli. L'attività caritativa, che fa della Chiesa non un'agenzia filantropica, ma una madre sollecita dei poveri, nonché una palestra per operatori e volontari.

Il Cardinale Angelo Bagnasco, nella solennità della Madonna della Guardia, chiede al Paese "una grande conversione culturale e sociale".

Da Madrid il cuore guarda già a Rio de Janeiro, dove si svolgerà la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, dal 23 al 28 luglio 2013. Nell’udienza generale di mercoledì 24 agosto, il Papa ne ha presentato anche il tema: “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). L’impressione più viva che il Papa ha detto di conservare “con gioia nel cuore” delle giornata madrilene è quella che hanno saputo suscitare i circa due milioni di giovani presenti, con la loro disponibilità a portare nel mondo “la speranza che nasce dalla fede”.

Nella cornice di Cassino, all’ombra della tradizione benedettina, l’Ufficio Nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese e la Fondazione Missio promuovono dal 26 al 31 agosto “Testimoni di Dio, testimoni della misericordia”, IX Settimana nazionale di formazione e spiritualità missionaria.

“L’appuntamento introduce alle tematiche del prossimo anno pastorale, incentrate sulla relazione del battezzato con Dio – spiega don Gianni Cesena –: chi ha ricevuto misericordia e perdono non può che farsene portatore”.

Come alberi ben radicati, non si sono piegati né alle difficoltà né al caldo né all’improvvisa bufera di vento e pioggia che ieri sera ha sferzato l’aerodromo di Cuatro Vientos (vedi www.gmg2011.it).

Cuatro Vientos, 20 agosto. La bufera si abbatte per pochi minuti, ma impietosa su questa notte di intensa fede madrilena, ma loro, i giovani cattolici accorsi – è il caso di dirlo - dai “cuattro vientos” per stare con il Papa, sono tutti lì, in quasi due milioni: impavidi, sereni, sorridenti.

Per tre giorni novantamila giovani italiani – al pari dei loro coetanei provenienti da altri Paesi – hanno avuto la possibilità, nelle catechesi come nelle omelie, di ascoltare la parola dei loro Pastorie di vivere il sacramento del perdono.

La notizia, relativa alla veglia serale di sabato 20, presso l’aeroporto Cuatro Vientos di Madrid, non concerne la pioggia, che ha interrotto il Papa e ha obbligato a rivedere i programmi. La notizia sta nella “gioia” e nella “resistenza” dei giovani – come ha riconosciuto lo stesso Benedetto XVI –, migliaia dei quali non sono nemmeno riusciti ad entrare nell’aeroporto. Questa mattina, domenica 21 agosto, alle 9.30, sempre a Cuatro Vientos il Papa presiederà la S. Messa conclusiva. Diretta su Tv2000 e in streaming.

Questa sera, alle 20.30, presso l’aeroporto Cuatro Vientos di Madrid la Gmg vivrà uno dei suoi momenti più intensi. La Veglia sarà introdotta dalla Croce, portata da giovani dei 5 continenti. Durante la liturgia della Parola, alcuni giovani porranno domande a Benedetto XVI. Dopo l’adorazione eucaristica, il Papa consacrerà i giovani al Sacro Cuore di Gesù.

Domattina, domenica 21 agosto, alle 9.30, sempre a Cuatro Vientos il Papa presiederà la S. Messa conclusiva. Entrambe le dirette su Tv2000 e in streaming.

Il luogo in cui la testimonianza è più urgente è là dove vivi, dove spesso si crede di conoscere già il cristianesimo o dove sono attecchiti pregiudizi che considerano la Chiesa come un centro di potere, il clero come una casta, i cristiani come gente malinconica. Parte da qui l’ultima catechesi del Card. Bagnasco.

 

“Siamo venuti a Madrid per testimoniare che la fede non è tristezza; siamo venuti per dirci e dire che il tempo in cui ci è dato di vivere non è abbandonato al non senso; siamo venuti per assumerci, oggi, quella Croce che è la sconfitta della pretesa assurda di essere felici da soli”. Mons. Pietro Santoro ha declinato ai giovani, con le ragioni della partecipazione, quelle del ritorno.

“Collocate il vostro cuore nella musica di Dio!”, riflettete sull’amore per poter “camminare nell’amicizia di Cristo”. Questo è l’invito del vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, secondo il quale senza “la musica dell’amicizia”, vissuta nella sua pienezza, proprio come ha fatto Gesù, in realtà non si ama.

“Vogliamo vedere Gesù”, chiesero i pagani agli apostoli duemila anni fa: questa stessa domanda la rivolgono oggi i giovani ai loro successori. Il vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, durante l’incontro di catechesi madrilena ha risposto con una provocazione: “Fate vedere voi Gesù!”.