Missione è prima di tutto entrare in un dono gratuito che ci precede, ci sostiene e ci proietta nel futuro: è essere testimoni dell’amore di Dio e diventare discepoli della sua Parola. Diventare missionari è quindi incontrare Gesù e lasciarsi contagiare dal suo annuncio, diventando noi stessi segno del suo amore per tutti gli uomini.

 

L’incontro vuole essere occasione perché ogni ragazzo possa scoprire i doni ricevuti e accogliere la chiamata ad essere testimone, con la sua vita, dell’amore di Dio.

 

 

 

Ecco, popolo di Dio, la Buona Notizia che vengo a portarti, fresca di giornata, ma anche antica quanto l’eternità: Gesù Cristo è il Signore, il solo Santo, il solo Altissimo, il solo Re della gloria. Non ce n’è altri. Egli è la “a” e la “zeta”, l’inizio e la fine, il principio di intelligibilità di tutto il creato, l’asse di convergenza di tutta la realtà. In Lui precipita tutta la storia e le onde dell’universo si infrangono su di Lui. Se in questa notizia non trovate motivi per esultare più che tanto, se non vi abbandonate alla gratitudine, se non sentite l’insopprimibile bisogno di alzarsi subito per andare a trasmettere agli altri questo annuncio, è segno che noi credenti siamo diventati vecchi, e che lo scetticismo, il sorriso gonfio di cautele, il calcolo prudenziale di chi la sa lunga, la freddezza senile hanno preso il sopravvento sull’entusiasmo e, forse, anche sulla speranza. E noi non ci consideriamo più come portalettere che recapitano un lieto messaggio atteso lungamente, ma come fattorini che consegnano una cambiale o la bolletta della luce.

 

 

 

Il brano proposto può essere utilizzato come provocazione da cui partire per una riflessione sull’essere discepoli di Cristo e testimoni del Vangelo.

Ad ogni ragazzo viene distribuito il brano e alcune domande per avviare la riflessione. Si lascia tempo utile per leggere e rispondere personalmente alle domande, aiutando così i ragazzi a far emergere le loro posizioni e atteggiamenti.

Al termine, si ritorna in gruppo e liberamente si condividono i pensieri emersi.

 

Domande guida per la riflessione personale (possono essere integrate ulteriormente):

-  Quali sono stati gli incontri importanti della tua vita? Cosa li ha resi davvero importanti? Cosa ti hanno lasciato?

-  Quando hai incontrato, nella tua vita, Gesù? Quando incontri Gesù nella tua quotidianità?

-  Cos’è per te la gratitudine? Per cosa senti di dire ringraziare, e a chi?

-  Cosa significa per te essere cristiano?

-  Ti senti più “postino” o “fattorino”? Perché?

 

 

 

Obiettivo: suscitare, “tenere aperte” alcune domande per una ricerca desiderosa e profonda del nostro rapporto con Dio.

Si propone l’ascolto della canzone Tanto di Jovanotti . Al termine, ciascuno risponde personalmente alle domande riprese dal testo. Può seguire una discussione di gruppo per condividere le domande e i dubbi emersi nell’attività.

Domande: Cosa stai facendo? Che cosa cerchi? Hai uno scopo? Dove ti trovi? E come vivi? Di dove sei? A cosa pensi? Qual è il tuo impegno? Ed il tuo tempo? Che risultati hai? Come và il mondo? Che cosa fai? Quando sei in forma? Innamorato? E lei ti ama? Che dice il cielo? Sei felice? Hai distrazioni? E la salute? Cosa ti piace? Tra il dire e il fare?