Sussidio Quaresima 2013 - Carità e Servizio - 24 febbraio - II Domenica 
24 febbraio - II Domenica   versione testuale
"Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!" (Lc 9,35)
Alla luce della Parola
 
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi (Fil 3,20-4,1).
 
 
Quando sono debole, è allora che sono forte
 
Il volontariato che svolgo non tocca i bisogni materiali degli anziani che incontriamo, ma quelli morali, sociali ed umani. Essi sono altrettanto importanti, sebbene oggi siano relegati nella sfera del superfluo da una pseudo-cultura consumista ed estremamente individualista.
Incontrare le persone dal vivo, conoscerle mese dopo mese ed instaurare un legame con chi altrimenti non si avrebbe mai l’occasione di conoscere, rappresenta un segnale importante di rottura con l’attuale tendenza socio-economica volta a considerare i rapporti interpersonali come strumento per ottenere vantaggi o come contorno marginale di una vita dedicata prevalentemente alla produzione e consumo di oggetti inanimati.
Assieme a tanti ragazzi/e proviamo nel nostro piccolo ad invertire la rotta di una società che rapidamente sta perdendo i suoi tratti essenziali di umanità e solidarietà, in favore di una esaltazione della dimensione privata affermata a discapito del prossimo.
Contrastare la solitudine, molto diffusa oggigiorno, tramite questa attività è per me molto più di una semplice buona azione, significa considerare il bene e le difficoltà del prossimo come vicine a me, come imprescindibili. La nostra è una lotta pacifica contro l’egoismo e l’individualismo che si fanno strada spezzando gli indispensabili legami sociali e solidaristici.
Ad ispirare la mia partecipazione non sono solamente considerazioni sociologiche dai risvolti umani. Infatti nello svolgere le visite agli anziani come nell’organizzazione di ogni domenica di volontariato, cerco di “portare frutto” e di “donare gratuitamente perché gratuitamente ho ricevuto”.
Due espressioni di fede, le quali dovrebbero guidarci non solo durante le visite agli anziani, ma più in generale nell’intero corso della vita.
 
Un volontario di Forlì
 
 
 
 
Solidali con le persone, solidali con la storia
 
La fede ci insegna la gratuità. Siamo “cittadini dei cieli”. Ma – ci ricorda questo volontario – siamo cittadini del luogo dove abitiamo, del nostro Paese, del Mondo. E dobbiamo testimoniare uno stile di vita diverso. Come? Ognuno deve trovare risposta a questa domanda urgente di coinvolgimento, di partecipazione.
 
 
Le gioie e le speranze…
 
La comunità dei discepoli di Cristo è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti.
Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia (Gaudium et spes, 1).