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Riflessione dal Copercom   versione testuale

“Nei giorni in cui è grande il dolore per le vittime della slavina di Rigopiano e per quanti soffrono nell’Italia centrale le conseguenze del terremoto e dell’ondata di maltempo, le parole di Papa Francesco rivolte ai comunicatori in occasione della 51esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali risuonano come un imperativo di ‘speranza e fiducia nel nostro tempo’. Un tempo, quello che i comunicatori di oggi sono chiamati a narrare, che richiede ‘occhiali giusti’ come suggerisce il Papa, ma anche la coscienza della propria responsabilità”. Così Domenico Delle Foglie, presidente del Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione) commenta il Messaggio del Papa.
 
“Alla luce della Buona Notizia che è Gesù stesso ‘ogni nuovo dramma che accade nella storia del mondo diventa anche scenario di una possibile buona notizia, dal momento che l’amore riesce sempre a trovare la strada della prossimità e a suscitare cuori capaci di commuoversi, volti capaci di non abbattersi, mani pronte a costruire’.
 
Il Copercom, con le sue 29 associazioni - sottolinea Delle Foglie -, accoglie la proposta comunicativa lanciata da Francesco, nella consapevolezza che ‘è possibile scorgere e illuminare la buona notizia presente nella realtà di ogni storia e nel volto di ogni persona’. E si impegna a proseguire nella propria mission di comunicazione macinando il grano e scartando la zizzania. Una sfida e un impegno tanto più esigenti in questo tempo di post-verità”.